La crisi climatica è una crisi alimentare

Firma il nostro appello al presidente del consiglio dei ministri, al Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

Alluvioni, incendi e siccità causati dalle condizioni climatiche estreme hanno distrutto le fonti di cibo e di reddito di milioni di persone, causando grandi esodi e perdite di vite umane. 

Gli effetti dei cambiamenti climatici colpiscono con maggiore forza le comunità più vulnerabili. Oggi sono i Paesi più poveri, che hanno contribuito meno al riscaldamento globale, a soffrirne le conseguenze più gravi.

I Paesi del Nord del mondo, a partire dall’Italia, devono assumersi la responsabilità del proprio ruolo e aiutare le comunità più fragili a far fronte alla crisi.

La giustizia climatica è la chiave per ridurre la fame di chi già sta sopportando il peso della crisi. Una giustizia che passa attraverso
un maggiore e più efficace utilizzo dei finanziamenti climatici e umanitari, una transizione verso sistemi agro-alimentari più sostenibili e la realizzazione del diritto di tutte le persone all’acqua, essenziale per garantire salute e  sicurezza alimentare.

Con la presidenza italiana del G7 nel 2024, è il momento per l’Italia di definire la sua risposta a questa tragedia umanitaria.

Noi di Azione contro la Fame avanziamo le nostre richieste per arginare questa crisi globale al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

Aggiungi la tua voce. Prendi parte all’azione.

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Azione contro la Fame rinnova l’appello al Governo italiano, inizialmente lanciato in vista della COP28, a fronte degli insufficienti risultati ottenuti durante i negoziati di Dubai per contrastare concretamente la crisi alimentare causata dai cambiamenti climatici e assicurare giustizia climatica alle popolazioni più colpite.

ALL’ATTENZIONE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI, DEL MINISTRO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE, E DEL MINISTRO DELL’AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA

In vista del ruolo di spicco dell’Italia durante la sua Presidenza del G7 nel 2024, Azione contro la Fame e i suoi sostenitori Vi scrivono per chiedere azioni urgenti per promuovere:

  • finanziamenti per il clima accessibili dalle comunità colpite;
  • una transizione verso sistemi agroalimentari sostenibili;
  • l’accesso ad acqua sicura e a servizi igienico sanitari resilienti ai cambiamenti climatici.

In tutto il mondo stiamo assistendo all’impatto drammatico dei cambiamenti climatici. Eventi estremi come alluvioni, incendi, siccità e cicloni sono sempre più frequenti, distruggono i raccolti e rendono sempre più difficile la produzione agricola. Senza raccolti, non c’è cibo. A causa della scarsità di acqua, inoltre, la malnutrizione si aggrava e il rischio di epidemie e malattie infettive letali aumenta.

Oggi la crisi climatica è una delle maggiori cause della fame e della malnutrizione nel mondo. Nel 2022, gli eventi climatici estremi sono stati la principale causa di insicurezza alimentare acuta per 57 milioni di persone che vivono in Paesi in crisi alimentare.[1] Se non agiamo subito con politiche efficaci, entro il 2050, i cambiamenti climatici porteranno fino a 80 milioni di persone in più a essere a rischio fame.[2]

La crisi climatica è una crisi alimentare ed umanitaria.

Le disuguaglianze tra i Paesi del Nord e Sud del mondo aumentano e la vita di milioni di persone, che vivono in condizioni già estreme, è sempre più a rischio. I Paesi più colpiti dagli effetti devastanti di questa crisi sono quelli più poveri, che sono anche i meno responsabili del riscaldamento globale. Inoltre, le insufficienti risorse finanziarie messe a disposizione finora non raggiungono le persone che ne hanno davvero bisogno, poiché le comunità maggiormente colpite non hanno accesso diretto ai fondi.

I Paesi del Nord del mondo non hanno mantenuto le promesse fatte per risarcire i danni causati ed aiutare le popolazioni colpite dalla crisi climatica.

Nei prossimi mesi l’Italia potrà avere un ruolo fondamentale per promuovere soluzioni urgenti: la presidenza italiana del G7 nel 2024, anno chiave in cui si terranno le elezioni del Parlamento europeo, il vertice “Summit del futuro” per la realizzazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, e la COP29.

In vista dell’importante ruolo dell’Italia a livello internazionale, chiediamo al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, al Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, e al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, di agire immediatamente per promuovere:

  • un aumento dei finanziamenti per il clima, assicurandosi che le comunità che ne hanno più bisogno abbiano accesso diretto ai fondi bilaterali e multilaterali, e che i finanziamenti climatici siano affiancati da un aumento di aiuti umanitari essenziali per supportare le comunità più povere e vulnerabili;
  • una transizione verso sistemi agroalimentari sostenibili, per ridurre le emissioni e garantire l’accesso al cibo per tutti, attraverso politiche e investimenti agricoli che assicurino l’autonomia delle comunità e rimettano le persone e gli ecosistemi al centro;
  • garantire l’accesso ad acqua pulita e a servizi igienico sanitari resilienti a eventi climatici estremi con investimenti mirati e portando il legame tra acqua sicura e cambiamenti climatici al centro dei negoziati internazionali.

Inoltre, per rendere più efficaci gli sforzi internazionali per combattere la crisi climatica, serve un sistema di monitoraggio degli investimenti finanziari per assicurarsi che i Paesi responsabili mantengano le loro promesse, oltre che sistemi di previsione di eventi climatici estremi accessibili dalle comunità colpite per permettere azioni di prevenzione e mitigazione immediate.

Vi chiediamo di promuovere urgentemente queste azioni durante la Presidenza italiana del G7.

Cogliamo inoltre questa occasione, per chiedere un incontro con il team di advocacy di Azione contro la Fame Italia – in rappresentanza di tutti i cittadini che sostengono il nostro appello – nel corso del quale poter fornire il nostro contributo, in termini di competenze ed esperienza sul campo, e discutere di queste proposte in modo più approfondito.

Certi che non lascerete inascoltate le nostre richieste, porgiamo Distinti Saluti.

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[1] FSIN and Global Network Against Food Crises, Global Report on Food Crises 2023, p. 19 https://www.fsinplatform.org/sites/default/files/resources/files/GRFC2023-compressed.pdf

[2] Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), Sixth Assessment Report, Working Group II – Impacts, Adaptation and Vulnerability,  Overarching Frequently Asked Questions and Answers, 16 giugno 2023, p. 5, https://www.ipcc.ch/report/ar6/wg2/downloads/faqs/IPCC_AR6_WGII_Overaching_OutreachFAQs.pdf

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